Crispiano segna il passaggio tra due territori, lo spartiacque tra la Valle d’Itria e la Terra delle Gravine. Da Crispiano inizia un cammino in un mondo capovolto, dove la civiltà si è sviluppata per secoli laggiù, nelle cavità della terra, in questi canyon profondi e lunghissimi che si costeggiano sul ciglio e dove poi ti immergi scoprendo una natura selvaggia e profumata di mille aromi, timo, rosmarino, alloro, rucola…
Una sessantina di enormi spaccature della crosta terrestre che convergono a raggiera verso il Golfo di Taranto che vedi per giorni in lontananza, col mare scintillante e le lugubri ciminiere di quella che tutti qui chiamano “la fabbrica della morte” e vivono come una ferita che non sarà mai rimarginata.
Aggrappati sul ciglio di queste gravine attraversi paesi e cittadine tutte da scoprire: Massafra con le sue chiese rupestri affrescate, Mottola e il suo patrono San Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury (lì dove la Via Francigena nasce), Castellaneta patria di Rodolfo Valentino con la sua città sotterranea, Laterza e il canyon più grande d’Europa, e infine Ginosa…
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